Le tappe dell’impresa
Per nuotare i circa 147 km di circonferenza del Lago di Garda sono state previste 19 tappe, che richiederanno oltre 50 ore di nuoto quindi con due intere notti. All’arrivo in ogni punto è previsto che Marco compia brevissime soste necessarie per alimentarsi e confrontarsi con la psicologa, permettere alla fisioterapista di intervenire sulla muscolatura e, quando necessario, fare dei micro-sonni indotti con l’ipnosi.
Ecco il dettaglio di tutte le tappe previste con gli orari indicativi di partenza e arrivo…
6 km / 06.00 – 08.30
Marco si tufferà dal suggestivo molo vicino al porto di Salò alle 06.00 di venerdì 8 settembre. La tensione sarà alta, ma molti soci del Circolo Canottieri Garda di Salò raggiungeranno il punto stabilito prima dell’alba per sostenerlo e vederlo nuotare in direzione di dove di lì a poco inizierà a sorgere il sole. La partenza avverrà in uno dei punti più protetti dell’intero Lago, quindi sarà una sorta di “riscaldamento”.
Per raggiungere San Felice del Benaco sono previste circa 2h e 30′ e l’arrivo sarà al porto. Lì è prevista una colazione solidale organizzata dall’Associazione 6 luglio (scopri di più).
Durante la brevissima pausa Marco e il suo coach valuteranno se togliere la muta e continuare con il costume.
10 km / 08.30 – 12.30
Tappa molto suggestiva, con Marco che passerà davanti alla celebre Isola dei conigli. Questo sarà il primo punto in cui ci si confronterà con il moto ondoso, soprattutto quello creato dalle barche perché quest’area è caratterizzata da un porto turistico molto frequentato. Il vento, se tutto andrà come da previsioni, sarà ancora alle spalle di Marco.
Qui è prevista la presenza di un gazebo per fare fisioterapia… e se Marco indosserà ancora la muta sarà quasi certamente il momento in cui optare per il costume.
6 km / 12.30 – 15.00
La temperatura dell’aria e quella dell’acqua dovrebbero iniziare a salire sensibilmente, mentre non sono previste in questa tappa particolari criticità. Marco punterà all’approdo della Lega navale di Desenzano, che offrirà un ambiente protetto per effettuare la fiosioterapia. Un luogo speciale che promuove la filosofia “Lago per tutti nessuno escluso”, con tante iniziative di forte impatto sociale (scopri di più). Il punto potrà essere raggiunto sia da acqua che da terra, con ampio parcheggio. Qui sarà possibile affittare SUP o Kayak per andare incontro a Marco prima dell’arrivo o accompagnarlo per un tratto della tappa successiva.
7 km / 15.00 – 18.00
Se Marco troverà una giornata di sole questo sarà il punto più caldo, quindi andranno prese tutte le precauzioni per evitare problemi, a partire da potenziali colpi di calore.
Sarà anche il punto in cui ci si allontana più dalla costa, quindi è probabile trovare un Lago più inquieto; la scelta è dovuta al fondale molto basso nella zona di Rivoltella, dove le barche di supporto che accompagneranno Marco durante l’impresa potrebbero riscontrare problemi di navigazione.
Da non perdere il passaggio sotto al Castello di Sirmione All’approdo è prevista una prima nutrizione più sostanziosa.
10 km / 18.00 – 22.00
Qui la maggiore incognita sarà rappresentata dalla temperatura dell’acqua e andrà deciso se affrontare la tappa indossando la muta o Marco proseguirà con il costume: nel primo caso c’è il rischio che l’acqua ancora troppo calda fino al tramonto tolga molte energie, nel secondo invece si rischierà che al calare della notte Marco subisca gli effetti negativi del freddo.
L’approdo è previsto al camping Gasparina dove Eric preparerà una cena speciale per chi segue Swim the Garda, con possibilità di prenotare sia il pasto che un alloggio in casetta prefabbricata o hotel (scopri di più).
Prevista qui sosta leggermente più lunga, perchè oltre al necessario trattamento fisioterapia sarà decisiva una sessione di psicoterapia.
10 km / 22.00 – 02.00
La sesta tappa rappresenterà il primo vero test per quanto riguarda nuotare di notte, con il freddo che si farà sentire. Sarà da valutare la stanchezza accumulata da Marco durante la giornata e lui dovrà fare il possibile per risparmiare energie, perché anche una volta raggiunto l’approdo di Lazise avrà ancora l’altra metà della notte da affrontare.
Intorno a sé Marco non vedrà praticamente nulla per un tratto molto lungo, quindi la reazione psicologica rappresenta l’incognita più importante. Qui la sosta permetterà anche di soddisfare eventuali necessità fisiologiche e terapeutiche. L’arrivo sarà un momento molto suggestivo, dove ci si attende di trovare un “pubblico di nottambuli”.
6 km / 02.00 – 04.30
Qui si toccherà il punto più freddo della notte e saranno molte le precauzioni da prendere, soprattutto per limitare al massimo la dispersione di calore: anche una semplice sosta di pochi secondi per nutrizione liquida potrebbe creare gravi problemi.
A questo punto Marco avrà compiuto quasi 24 ore di nuoto, quindi secondo i dati raccolti durante i mesi di allenamento è molto probabile il manifestarsi di crisi di sonno. Inoltre ci si avvicina a una delle tappe più impegnative a causa dei venti previsti, la decima, quindi si dovranno centellinare le energie per sfruttarle al massimo in quel tratto.
6 km / 04.30 – 07.00
All’alba si tireranno le somme di come è andata la nottata, così da prendere decisioni strategiche in vista della seconda giornata consecutiva di nuoto. Sicuramente il desiderio fisiologico di dormire sarà un problema pressante per Marco, che anche con un micro-sonno di 2-3 minuti all’arrivo dovrà riuscire a contrastarlo. La sosta però avverrà necessariamente in barca data la particolare conformazione dell’area, quindi non sarà così agevole superare questa fase.
Saranno anche ormai moltissime ore di nuoto senza vedere nulla né avere il supporto di persone che l’attendono all’arrivo, per quasi 20 km, quindi molto importante sarà l’arrivo del sole che cominciando a rischiarare l’ambiente darà una spinta fondamentale a Marco.
5 km / 07.00 – 09.00
Sarà uno dei tratti più duri dell’impresa, nonostante la sua relativa brevità. Oltre 12 ore di nuoto con la muta indossata provocheranno senz’altro un super-affaticamento delle spalle ed è qui che ci si può aspettare che emergano eventuali problemi fisici.
Qui Marco troverà il Pelèr ad ostacolarlo, il tipico vento che soffia da nord verso sud iniziando di notte e raggiungendo la massima potenza quando i raggi del sole illuminano l’acqua della riva ovest. Onde in faccia e corrente contraria: non sarà un momento facile.
A dare sollievo a Marco sarà sapere che qui ci sarà una pausa leggermente più lunga delle precedenti, per tanta fisioterapia e una nutrizione più corposa. Il Comune di Torri del Benaco fornirà i locali per gestire con il massimo del comfort queste fasi. Inoltre sarà fondamentale per il morale la colazione offerta dal gruppo di volontari Aido sez. Torri del Benaco (scopri di più).
15 km / 09.00 – 15.00
Una sfida nella sfida, la tappa più lunga dell’intera impresa. Le sensazioni alla ripartenza saranno terribili, perché per Marco far ripartire i ritmi circadiani dopo la pausa relativamente più lunga non sarà semplice. Le spalle andranno in difficoltà e si riproporrà la scelta tra muta e costume, per bilanciare con la temperatura esterna e soprattutto quella dell’acqua. Molto probabilmente il cambio d’assetto, quindi muta/costume, dovrà avvenire in acqua.
Intorno alle 10.00 il Pelèr dovrebbe calare d’intensità, nella speranza che durante la tappa possa quindi subentrare l’Ora, attesa normalmente dopo le 12.00 e che in questo caso soffierebbe a favore della nuotata di Marco. Il supporto del pubblico, che potrà seguire da riva questa fase dell’impresa, sarà decisivo!
6 km / 15.00 – 17.30
L’arrivo a Brenzone avverrà presso il centro sportivo Acquafresca, dove i volontari della sezione AISM di Verona organizzeranno un pranzo solidale insieme al Comune e alla Pro-loco di Brenzone oltre alla collaborazione dell’associazione locale 100% diving (scopri di più). L’entusiasmo che Marco troverà all’approdo sarà quel carburante in più che gli permetterà di proseguire nel tratto verso Malcesine.
Questa tappa è considerata sulla carta la più facile e c’è quindi la speranza che serva a Marco per ricaricarsi un po’. L’approdo avverrà nella splendida Spiaggia della Paina, sotto al Castello di Malcesine: un punto decisamente suggestivo anche per il pubblico.
6 km / 17.30 – 20.00
La fine della seconda giornata è stata sempre la fase più problematica anche negli allenamenti e nei test compiuti da Marco. Se avrà accumulato un vantaggio rispetto alla tabella di marcia, sarà in questo tratto che andrà a pareggiare i conti.
L’arrivo sarà all’inizio della notte e, al di là del freddo, si tratta di una tappa importante perché Marco inizierà a intravedere le luci di Riva del Garda, ovvero la metà del percorso: la gratificazione che potrà sentire al “giro di boa” è uno dei fattori che possono aiutarlo ad affrontare la seconda notte di nuoto.
Sarà fondamentale indossare nuovamente la muta: il sempre presente rischio di ipotermia non può venir sottovalutato. L’approdo è previsto al Kite Center Garda Lake (scopri di più).
10 km / 20.00 – 00.00
Decisivo più che in altri momenti sarà l’approccio mentale di Marco a questa seconda notte in acqua. Una tappa che verrà necessariamente affrontata con la muta. Poco sopra Torbole tra l’altro sarà inevitabile allargarsi per evitare di attraversare in pieno la foce del fiume Sarca, che nasce a oltre 2.600 metri di altezza portando quindi nel Lago un’acqua particolarmente gelida.
Per chi volesse essere presente al momento dell’approdo, che avverrà alla sede locale della Lega navale italiana (scopri di più). Il vicinissimo Sailing Bar per l’occasione omaggerà di un gadget coloro che stanno seguendo Swim the Garda e faranno una consumazione (scopri di più).
10 km / 03.00 – 06.30
Prima di partire per questa tappa è prevista una sessione di fisioterapia più importante, per agevolare al massimo Marco nell’affrontare il tratto che l’attende. Nella seconda notte, con oltre 30 ore di nuoto alle spalle, è qui che il carattere dovrà emergere e ispirare un guizzo ulteriore.
Probabilmente in questa fase ci sarà solo una leggera brezza, quindi in tal caso sarà importante riprendere un ritmo più sostenuto. La costa a picco sul Lago, con le alte montagne a sovrastarlo, incute riverenza e Marco è ben consapevole di ciò. L’uscita dell’acqua alle 4 di mattina, senza avere un approdo al chiuso, spingerà a ridurre davvero al minimo i minuti trascorsi fuori dal Lago.
8 km / 06.30 – 09.30
Il Pelér rinforza e andrà visto se sarà “gentile” o mostrerà il suo impeto, quello che spingerà windsurf, kitesurf e barche a vela a uscire come spesso accade. In questo secondo caso la nuotata sarà tutt’altro che semplice quindi l’obiettivo sarà concludere il prima possibile la tappa.
Con l’apparire delle prime luci dell’alba il sonno si farà sentire con forza. Per questo l’approdo è previsto al Kite club Campione (scopri di più) dove probabilmente si perderà qualche minuto in più rispetto alla tabella: sarà importante per Marco fare un altro micro-sonno, per dare all’organismo la possibilità di capire che è cambiato qualcosa tra la notte e il giorno. Dovrà infatti produrre in maniera efficace gli ormoni che il corpo genera la mattina, quindi è anche prevista una colazione più sostanziosa.
11 km / 09.30 – 13.00
Prima di arrivare a questa tappa Marco avrà accumulato tantissima stanchezza, ma è uno degli ultimi tratti e quindi sarà tempo di stringere i denti. Il vento sarà ancora alle spalle quindi il ritmo salirà al massimo. Non si potrà però esagerare perché se da un lato la testa si proietterà sul momento dell’arrivo, il fisico potrebbe in ogni momento incappare in un vero e proprio stop. Un asso nella manica potrebbe essere optare per la muta smanicata, un compromesso per non disperdere calore ma allo stesso tempo stressare meno la cuffia dei rotatori.
Dovrebbe esserci vento alle spalle e questo spingerà Marco a dare il massimo nonostante la lunghezza. Probabilmente si tratterà di una delle tappe più dure, che andrà affrontata pensando già alla successiva. L’approdo avverrà presso la spiaggia di Gargnano con bar accessibile dalla strada.
7 km / 13.00 – 15.30
In questa tappa, se i tempi previsti saranno rispettati, è molto probabile che Marco si troverà l’Ora soffiargli contro. Sarà quindi restare più possibile sotto costa per avere un minimo di riparo.
L’approdo è previsto alla Spiaggia Lido Azzurro (scopri di più) dove il Comune di Toscolano Maderno organizzerà un rinfresco solidale. Qui lo staff tecnico al seguito di Marco prevede di sfruttare al massimo ogni minuto per le terapie programmate ed eventuali necessità che, a questo punto dell’impresa, saranno da affrontare con la massima cura.
8 km / 15.30 – 17.30
“Qua si mettono le gambe e si tira la volata“, così Marco stesso interpreta l’ultimo tratto di questa impresa. Se in tanti momenti della nuotata l’aspetto psicologico rappresentava un fattore tanto delicato quanto condizionante, con il golfo di Salò in vista sembrerà quasi che la stanchezza accumulata si dissolva, grazie all’adrenalina che andrà in circolo.
Nei giardini di Piazza della Serenissima troverete l’area Swim the Garda, durante tutta la giornata. Lì sarà possibile contribuire alla raccolta fondi acquistando i gadget ufficiali della manifestazione e attendere l’arrivo di Marco, sperando di poter festeggiare insieme a lui la riuscita di questa nuotata da record!
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